La Privacy nel Web

Di Alessandro Sigismondi

Attenzione a diffondere numeri di telefono altrui su chat e social network: è reato e si rischia il carcere!Stop dunque a chi diffonde il numero di telefono altrui su Facebook, Twitter, Messenger, Windows Live, Badoo, Espace e Net, o su altri programmi che prevedono chiacchierate virtuali. E’ violazione della privacy: per la Cassazione ,pubblicare in rete il numero del cellulare altrui, cioè chi diffonde in una chat aperta il numero di telefono di una persona, ottenuto in occasione di un colloquio privato infrange l’articolo 167 della legge 196/2003 sulla privacy. La pena, in questi casi, può arrivare anche a quattro mesi di reclusione. Non vale la distinzione tra persone fisiche e persone giuridiche: chiunque è tenuto a rispettare le norme previste dal codice della privacy in materia di trattamento dei dati sensibili.

E nel concetto di dato personale si fa rientrare “qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale”. Chi non è istituzionalmente depositario della tenuta dei dati sensibili, come le aziende che fanno firmare l’apposito modulo per il trattamento delle informazioni personali, ma è venuto a conoscenza di queste informazioni in via occasionale rientra nel gruppo dei soggetti che la legge considera titolari del trattamento. Il riferimento è all’articolo 4 del Codice della privacy che parla espressamente di persona fisica, persona giuridica, pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente cui competono, anche unitamente ad altro titolare, le decisioni in ordine alle finalità, alle modalità del trattamento di dati personali e agli strumenti utilizzati. Tale normativa per trasposizione nel nostro ordinamento di un’analoga norma di cui all’art.8 della “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea” (cd. “Carta di Nizza”), codifica il diritto di ogni persona alla protezione dei dati che la riguardano affinché ne sia garantita l’integrità e la riservatezza entro ben definiti limiti di accessibilità e disponibilità. Tale diritto nasce in un particolare contesto storico, in cui il patrimonio informativo di ciascuno è tendenzialmente un patrimonio “circolante”, destinato ad essere sottoposto ad uso da parte di altri soggetti e per le finalità più varie. Di qui l’esigenza di tutelarlo adeguatamente sotto ogni punto di vista: una vera e propria tutela a 360 gradi. Da un punto di vista strutturale l’elemento oggettivo del reato e dunque la condotta, consiste nel “trattare illecitamente” dati personali, è da intendersi per trattamento “qualunque operazione o complesso di operazioni, effettuati anche senza l’ausilio di strumenti elettronici, concernenti la raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la conservazione, la consultazione, l’elaborazione, la modificazione, la selezione, l’estrazione, il raffronto, l’utilizzo, l’interconnessione, il blocco, la comunicazione, la diffusione, la cancellazione e la distruzione di dati, anche se non registrati in una banca di dati”. Tutti i soggetti infatti sono tenuti al rispetto della norma sui dati sensibili, o meglio tutti quei soggetti che sono entrati in possesso di tali dati, pertanto questi dovranno avere rispetto della privacy di soggetti terzi adoperando quelle informazioni in maniera corretta e non violativa. Nel caso di specie, in cui era stato divulgato su una chat-line pubblica un numero di cellulare di un privato cittadino, di cui l’autore del reato era venuto in possesso nel corso di una conversazione virtuale, l’acquisizione non è stata casuale, per essergli il numero stato fornito dall’interlocutore, mentre la diffusione indebita, concretatasi in una comunicazione “indesiderata”, con determinazione a far veicolare il numero su altri canali, è stata certamente voluta al fine di provocare un danno, compromettendo la riservatezza che il legislatore intende proteggere.Consiglio è di non divulgare mai il proprio numero di cellulare se non si è certi con chi si sta chattando

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